Storico dell'arte austriaco. Formatosi
alla scuola di Vienna, subì l'influsso degli insegnamenti di F. Wickhoff,
A. Riegl, M. Dvorák e B. Croce, di cui fu uno dei divulgatori nei Paesi
di lingua tedesca, nonché delle teorie metodologiche di linguisti come K.
Vosslere. La sua originaria inclinazione alla ricerca di documenti e di fonti
letterarie della storia dell'arte, si mutò gradualmente in autentica
passione per la storia della storiografia artistica: fondamentale a questo
proposito è la
Letteratura artistica, silloge
critico-bibliografica scritta nel 1924 e concernente l'arte italiana dei secc.
XIV-XVI. Nel 1923 scrisse
L'arte del Medioevo, opera magistrale che si
configura come una sorta di grammatica linguistico-storica che nell'esperienza
concreta vuol verificare l'individualità delle singole opere d'arte.
Notevole anche, tra i numerosi altri suoi scritti,
La storia dell'arte della
scuola di Vienna (1934), in cui vengono trattati i problemi estetici con gli
apporti originali della scuola neopositivistica allora fiorente nella capitale
austriaca (Vienna 1866-1938).